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venerdì 8 ottobre 2010

Halloween...la leggenda di Jack-o'-lantern

Jack era un miserabile vecchio ubriacone che amava fare scherzi a tutti: famiglia, amici,e anche al Diavolo in persona.Si narra che osò sfidare il diavolo, il quale, terrorizzato, fu costretto a rifugiarsi su un albero. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, Lucifero avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.
Durante la propria esistenza il fattore,sicuro che non sarebbe andato all'inferno, commise tanti peccati che, quando morì, non andò in Paradiso. Rimasto sulla terra, colse una zucca e vi intagliò un volto,inseritavi una candela, ne fece una lanterna. Cominciò da quel momento a peregrinare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack, va alla caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è posto per lui.
Un'altra leggenda narra che Jack fosse una persona che beveva sempre, un giorno al bar incontra il diavolo che ad un certo punto si trasforma in una moneta, allora lui la prende; poco tempo dopo muore. Va in paradiso, ma viene cacciato, va all'inferno e viene cacciato per aver preso la moneta e allora prende una rapa, gli fa gli occhi e la bocca e all'interno ci mette dei carboni ardenti e così va in giro da solo illuminandosi la strada. La rapa fu poi cambiata e al suo posto misero la zucca.
Un'altra versione ricollega la storia della moneta al primo Jack che avrebbe posto la moneta (sapendo che era il diavolo) nel portamonete assieme ad una croce d'argento, impedendogli di ritrasformarsi. Tale tradizione riferisce che Jack, rifiutato dal paradiso e presentatosi all'Inferno, venne "cordialmente" scacciato dal demonio ricordandogli il patto e ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All'osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall'inferno) che Jack posizionò all'interno di una rapa che aveva con se.
L'uso delle zucche era ben presente anche nella cultura contadina della Toscana fino a pochi decenni fa, nel cosiddetto gioco dello zozzo. Nel periodo compreso tra settembre e novembre si svuotava una zucca, le si intagliavano delle aperture a forma di occhi, naso e bocca; all'interno della zucca si metteva poi una candela accesa. La zucca veniva poi posta fuori casa, nell'orto, in giardino ma più spesso su un muretto, dopo il tramonto e per simulare un vestito le si applicavano degli stracci o addirittura un abito vero e proprio. In questo modo avrebbe avuto le sembianze di un mostro provocando un gran spavento nella vittima dello scherzo, in genere uno dei bambini, mandato fuori casa con la scusa di andare a prendere qualcosa.
Una pratica identica era presente nel Lazio del nord, in anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale, e da far risalire, tramite testimonianze indirette, quantomeno alla seconda metà dell'Ottocento. La zucca intagliata ed illuminata veniva a volte chiamata La Morte.
L'uso di intagliare le zucche e illuminarle con una candela si ritrova anche in Lombardia e in Liguria, ad esempio nella cultura tradizionale di RiomaggioreCinque Terre. 

2 commenti:

  1. la tradiazione di tagliare zucche è soprattutto presente in un paesinao della provincia di Foggia, chi fosse interessato all'argomento legga qui: http://www.cannibali.it/leggi.php?n=1&i=109&c=3&fb_source=message

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  2. Grazie per la segnalazione..molto interessante..
    http://www.cannibali.it/leggi.php?n=1&i=109&c=3&fb_source=message

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